Polvere e smog
Kathmandu è una città caotica come poche altre al mondo, con centinaia e centinaia di automobili senza alcun ordine e un dedalo di strade sterrate e polverose.
Passeggiare tra le vie di questa metropoli nepalese, perciò, non è del tutto piacevole (soprattutto per le vie respiratorie): di sera, la gola brucia e la tosse secca non trova pace.
Per (cercare di) porre rimedio a questa situazione, è indispensabile munirsi di una mascherina antismog, da acquistare per poche rupie in una delle tante botteghe della città.
L’arte di contrattare
In molti Paesi asiatici, contrattare fa parte della cultura. Così è anche in Nepal.
Nessun nepalese si aspetta che accettiate di buon grado il primo prezzo che vi viene proposto (malgrado possa sembrare molto economico): è, piuttosto, consuetudine trattare sul costo di qualunque bene o servizio.
Il popolo nepalese, tuttavia, è caratterizzato dell’estrema gentilezza e pacatezza (è assolutamente inusuale vedere qualcuno che urla o che si scompone) e, quindi, non avrete difficoltà a contrattare, con garbo e sincero sorriso, i prezzi di ciò che intendete acquistare.
La strategia (testata e certificata dalla nostra pluriennale esperienza di viaggi in Asia) è proporre un prezzo che sia la metà di quello richiesto. In genere, infatti, i commercianti così come i tassisti tendono a chiedere una cifra doppia (quando non tripla) rispetto a quella richiesta a un locale.
Trattando, trattando, si raggiunge un costo che soddisfa entrambi (e che si aggira intorno ai 2/3 della richiesta iniziale).
Tenete conto che a Thamel (l’area più turistica di Kathmandu) i prezzi di vestiti, attrezzatura da trekking e souvenir sono più alti rispetto ad altre zone.
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