Islanda, quando il Cielo si fa Magia

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Il profilo di quelle montagne si perdeva nel buio di una notte nera e serena, poco più di un attimo fa.
D’improvviso, un bagliore maestoso prende a tracciare le punte silenti di picchi ghiacciati.
S’annuncia nobile e muta, imponente e grandiosa.
Ecco come si svela, magnifica, senza avvisare.
L’Aurora è arrivata.
Alle sette e mezza di sera di un mercoledì qualunque di fine novembre.
Il respiro si fa flebile, gli occhi s’incantano e il cuore batte più forte, di fronte alla Magia.

Dama riservata che non cerca complimenti. Pallida e sola, oltre il ghiacciaio, nel suo vestito migliore.

Dinanzi, la Luna invidiosa, egocentrica. Splende a metà, e di eclissarsi oltre le nuvole non ne vuole sapere.
Sei splendida, regina di ogni notte. Ma stasera non è la tua sera.
Dirimpetto all’Aurora discreta, non vuole spegnersi, vanitosa e bella, com’è.

Una lotta tra Dame della notte ha luogo, stasera.
Seducente e superba, LUna. Schiva e introversa, LAlba.

Tinge il cielo di luci, aloni confusi, aureole invisibili, senza mostrare troppo il suo incanto.
Attende il proprio turno senza chiedere altro, l’Aurora educata.
S’eclissa la Luna. Sipario di pesante velluto, le nuvole scure spengono il suo riflesso argentato.

Siamo soli, nel Buio. Ghiacciaio sconfinato e vulcani svettanti, di fronte. Niente, tutt’intorno.

Ed eccola lì, l’Aurora che si sveglia.
Candida, nel cielo impenetrabile.
Disegna striature sinuose che danzano senza confini.
Ora è il suo turno: la Luna è andata a dormire, dietro le quinte della notte che è il suo spettacolo.

Introversa e incantevole, conquista la scena senza fare rumore, danzando nel vento in punta di piedi.
Si scatena nel cielo, lo dipinge, lo conquista e lo anima. Fasci dalle sfumature gialle, verdi e arancioni colorano il cielo come pettinate dal vento.
Pianoforti di luci suonati senza contegno dalle dita di un musicista estasiato.
Balla, l’Aurora. Balla senza ritegno, in uno spettacolo che non ha pari.
Il respiro si blocca, gli occhi strabuzzano, la mente s’incanta.
Esplode l’Entusiasmo, senza mai fare rumore.

D’improvviso, si placa la musica. Sfumano i colori.
Lenta, si spegne la Magia.
Sfinita, si eclissa l’Aurora.
Lascia spazio alla Luna vezzosa.
E tutto torna silenzio.

È il ricordo Immenso di una Notte Qualunque.
Di una Notte d’Islanda.
Della Notte dell’Aurora Boreale.

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